Tab Article
Dalla Grecia antica sino a oggi, dai temi di Omero a quelli di Ovidio, su su fino all'epoca di Kant e Derrida, lo straniero (che arrivi presso la terra dei Feaci narrata nell'Odissea o all'isola di Lampedusa oggi) porta con sé domande sul nostro essere stanziali, si carica di aspetti potenzialmente minacciosi e - come spesso è stato detto da grandi filosofi e letterati - offre "doni" a coloro presso i quali egli giunge. Il compito che ci siamo assunti con questo lavoro è molto semplicemente quello di compiere una rapida ricognizione intorno al tema della ospitalità dello straniero (e, per opposizione, intorno alla natura della cittadinanza) in alcuni dei grandi momenti della produzione filosofica, religiosa e letteraria del nostro mondo culturale, dalla antichità greco-latina alla tradizione ebraico-cristiana, dalle riflessioni dell'Illuminismo al decostruzionismo post-moderno. Chi è davvero "straniero"? E cosa davvero vuol dire essere cittadino? E lo straniero che porta minacce ma anche doni, che tipo di doni porta con sé?