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Valeria Di Felice vuole consegnare alla scrittura in versi un momento della propria esistenza, determinato da «un giro di secondo» che ha invertito «la rotta del tempo». Oggetti, fisicità, movimento, struggimenti, speranze, luce, suoni, immagini vorticano in una ridda senza fine per tracciare una pallida sensazione di un flusso irrefrenabile che percorre ogni fibra dell'io lirico, imponendo una presenza dell'essere e dell'esserci, testimonianza di un'esperienza di felicità autentica e concreta, non solo mai sperata, ma forse neppure sognata.