Tab Article
"Grani" è viaggio di un figlio che tenta un doveroso quanto impossibile ritorno alla madre tra terre e sassi di memoria. Ciò che è stato taciuto o detto con non esatte parole deve essere rinominato, ognuna ricondotta al suo vero significato. Così la voce narrante del figlio si scioglie nel racconto, cerca quella della madre "figura in controluce", ne ricostruisce i suoni. A cucire è un'altra voce - in corsivo nei testi - come di terza persona, di occhio che osserva e narra immagini che affiorano. Quasi assistesse alla proiezione di brevi, vecchi spezzoni di film. E in quei frammenti affiora il tempo nel quale due esistenze, due mondi, si sono toccati "nell'orbita cerca, ruota l'asse alla notte. Un eclissi sottile li combacia" prima che la vita prema a trascinarli distanti.