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In origine la filosofia non era soltanto un sapere teorico in grado di interpretare il mondo, ma anche una saggezza pratica che orientava concretamente la vita degli uomini. A questo ideale della "vita buona", cioè ricca di significato e di valore, si richiama anche una corrente attuale della riflessione filosofica che ha avuto il merito di attirare l'attenzione sul concetto di "cura di sé". Prendersi cura di se stessi è divenuta ormai una necessità vitale per i cittadini del Terzo Millennio che si sentono abbandonati dalle istituzioni politiche e culturali e faticano a trovare punti di riferimento al di là della dimensione puramente soggettiva. Prendersi cura della propria vita significa, tuttavia, imparare a conoscere chi siamo, come individui appartenenti alla specie umana e come soggetti che traducono la loro irripetibile singolarità. Così, cercando di mettere insieme la grande lezione dei classici e l'indagine tormentata della modernità, questo libro si propone di gettare un po' di luce sull'eterna domanda che riguarda l'uomo, la sua identità, il suo compito e il modo in cui può degnamente occuparsi di sé nella "valle del fare anima" (J. Keats) che è il mondo.