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"Gianfrancesco Costa! Ma chi è questo personaggio?" Inizia così questo romanzo scritto a quattro mani, che narra le vicissitudini ed alcuni aneddoti reinventati, dell'eclettico artista architetto veneziano Gianfrancesco Costa. Egli è a tutt'oggi un personaggio ai pochi conosciuto, vissuto nel grande periodo del settecento veneziano, ricco di ogni fermento artistico culturale, pieno di civetteria e rococò. L'architetto Costa vive ed opera e si permea molto bene incorniciandosi la sua vita la sua professione e i suoi prestigiosi incarichi ricevuti presso l'allora Senato della Serenissima Repubblica di Venezia. Nell'esercitare la propria professione di architetto ed incisore amplia le proprie conoscenze ed i suoi già ampi orizzonti culturali intrecciando collaborazioni per conto di alti nobili, prelati e patrizi veneziani. Non a caso collabora per la costruzione delle scene teatrali con un concittadino, il grande commediografo Carlo Goldoni. Tutto questo ed altro ancora è quello che viene a scoprire la Signora Lucrezia sulla scena del panorama attuale, grazie all'amico ritrovato, ex compagno di università, ex fiamma (almeno secondo lui), l'architetto Giacomo, veneziano studioso ed appassionato d'arte topo di biblioteca... e non solo. Lucrezia (furbescamente?) ingaggia Giacomo tanto da coinvolgerlo passionatamente in una corsa alla ricerca del misterioso personaggio, dei luoghi, del paesaggio e delle tradizioni dell'epoca.