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Il turismo è oggi un fenomeno globale e sempre più complesso. Chi viaggia porta con sé la propria cultura e le proprie abitudini personali. Così i tanti modi di essere uomini sul nostro pianeta si confrontano (e talvolta si scontrano) gli uni con gli altri. Le scienze sociali hanno il compito di studiare questa complessità, per renderla comprensibile a tutti. Questo libro lo fa in modo nuovo: percorre una via nella quale convergono gli studi realizzati sul turismo soprattutto dalla geografia, ma anche dall'economia, dalla psicologia, dalla sociologia e dall'antropologia. In tale ottica il turismo è stato analizzato come un processo condizionato da strutture culturali e dalle relative declinazioni sociali. Al centro di questa riflessione c'è l'"Uomo" e il filtro culturale e sociale con il quale vive la propria esperienza turistica: una sorta di "occhiali" attraverso i quali interpretare eventi, oggetti e persone incontrati. La stessa quotidianità, dalla quale un individuo si allontana nel suo farsi turista, agisce su di lui e sulle sue scelte: lo vincola, lo condiziona e deforma il suo modo di vedere, capire e interpretare. È una sorta di valigia con la quale ci si muove nel mondo. Comprendere quanto pesa questo bagaglio e come limita i movimenti è una presa di coscienza fondamentale, per essere turisti consapevoli e per fare del viaggio uno strumento di conoscenza del mondo.