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La protagonista è sempre Ester Nilsson che, cinque anni dopo l'infelice conclusione della storia con l'artista marpione Hugo Rask, raccontata in "Sottomissione volontaria", si butta in una nuova avventura. Stavolta con l'attore Olof Sten, personaggio meno carismatico di Rask, ma anche più disponibile e apparentemente più "onesto". Olof infatti non fa mistero di essere sposato (anzi, parla sempre della consorte in termini molto elogiativi) ma cede comunque all'attrazione esercitata da Ester, che diventa a tutti gli effetti la sua amante. Il guaio è che Ester anche stavolta non accetta questo ruolo e cerca di convincere Olof (e in primo luogo se stessa) che sono fatti l'uno per l'altra e che quindi lui dovrebbe lasciare la moglie per lei. Cosa che puntualmente non succede, nonostante i tentativi sempre più serrati di Ester, come sempre maestra di logica e di dialettica. La storia si protrae stavolta per ben tre anni e mezzo, fra alti e bassi, addii e ricongiungimenti, fino al colpo di scena finale.