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Il mal di schiena può passare ma bisogna cambiare vita! La sua vita scorre tranquilla e serena: quarant'anni, villetta in un moderno quartiere residenziale di Parigi, impiego in un prestigioso studio di architettura, moglie affettuosa e figli ormai maggiorenni. A turbare questa vita al limite della perfezione arriva un brutto mal di schiena che attanaglia il protagonista, io narrante senza nome, durante un tranquillo pranzo domenicale fra amici. Comincia allora la peregrinazione dell'eroe quotidiano, personaggio caro a Foenkinos, per cercare di porre rimedio a un male che lo disturba e gli fa temere il peggio. Medici e curatori di vario genere si alternano per giungere a un'unica diagnosi: non ha niente, nessuna patologia accertata, il male dev'essere di origine psicologica. Da quel momento la sua vita si sfalda. Uno dopo l'altro, l'esistenza perfetta perde i pezzi: viene licenziato, i figli partono, la moglie chiede il divorzio. Di colpo, i consueti punti di riferimento non ci sono più. Sembra la fine, invece è la svolta. Il nostro eroe si rende conto che i suoi dolori non sono causati da qualcosa di fisico, ma dalle tensioni accumulate in anni di contrasti irrisolti, cose non dette, rancori tenuti dentro. La peregrinazione del malato cambia direzione e diventa un ripercorrere i sospesi della vita per risolverli uno dopo l'altro. La terapia si rivela funzionante, il mal di schiena gradualmente scompare...