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A Vercelli esiste un protocollo. In caso d'invasione di un esercito straniero un gruppo di monaci accuratamente scelti deve portare fuori dalle mura il grande crocefisso ottoniano esposto in duomo e seppellirlo nel letto del fiume Sesia. A ogni costo. La prima volta che questo protocollo viene attuato è durante l'assedio dell'esercito spagnolo del 1617 ma, alla partenza degli invasori, il fiume non restituisce più il crocefisso, che viene dimenticato. Riaffiora nel 2002 durante i lavori di pulitura del letto del fiume Sesia e il commissario della polizia Edoardo Testa è incaricato della sicurezza del reperto archeologico.