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"Animati da comunisti e democristiani, conciatori e operai, contadini e artigiani, 'Gli anni del giudizio', dunque, vanno in scena nel centro storico di Bra, sulle colline e nelle località che si aprono a raggiera intorno alla città. Insomma, nelle pagine del romanzo si avvertono le voci, le speranze e le paure di una città intera di provincia. Lo riconobbe Arpino stesso, quando esplicitò che tale storia 'la dovevo a molte persone, forse a una città intera. Era una storia con diciottomila dediche'. Una per ognuno degli abitanti che aveva allora Bra." (Dalla prefazione di Fabio Bailo)