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Il bel giovane Asti prestante, ricco e scapolo, ma anche viziato, timido e impacciato con le pratiche della vita, poco predisposto per le armi e anche un po' con le donne, rimasto orfano dovrà per forza andare a conoscere i suoi vasti possedimenti, oltremodo impossibili da amministrare. Così ozioso e anche arrabbiato, un pomeriggio, sferra un colpo forte e maldestro a uno spadino vecchio e arrugginito rompendolo in esattamente centodiciotto pezzi. Il caso fortuito farà balenare nella mente del principe un'idea: riordinare le sue terre dividendole in altrettante porzioni quanti sono stati i cocci dello spadino: sono borghi sparsi che, nell'insieme, formano la sagoma di un grappolo d'uva. Avrà così inizio un'avventura che il bel principe Asti compirà in lungo e in largo con il suo fedele cavallo bianco.