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Un viaggio nella memoria dimenticata del Risorgimento: una storia travagliata, che parte dal sogno unitario di pochi intellettuali, per arrivare alle lotte sociali di fine '8oo, seguendo le vicende dei patrioti ma anche quelle dei maestri del melodramma italiano, da Rossini a Donizetti, da Bellini a Verdi. La fatica di questo doppio lavoro è alleviata dall'esecuzione di ricette legate alle cucine regionali italiane che nascono all'inizio dell'800, insieme al formarsi di una moderna borghesia. Il 1861 rappresenta oggi tante cose, intimamente correlate, anche là dove spesso facciamo finta di non ricordarci più: il riscatto di un popolo per secoli soggiogato alla dominazione straniera, l'affermarsi di una cucina popolare che sottrae questo stesso popolo a secoli di fame e malattie, il trionfo di una musica che il mondo ci invidia. Certo non tutto filò per il verso giusto, dopo di allora. Ma il sacrificio di migliaia di patrioti che diedero la vita per un sogno di libertà non può essere rinnegato: predisponiamoci a rendere omaggio alla loro memoria con questo libro. La storia e il palato ce ne saranno grati.