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Le Autorità di Sistema Portuale (AdSP) nascono con la riforma del 2016 attraverso l'accorpamento delle 24 ex Autorità Portuali e governano attualmente un sistema nazionale costituito da 58 porti con l'obiettivo di recuperare i ritardi, modernizzare e rendere competitiva la nostra portualità, coordinare le politiche di sviluppo infrastrutturale e logistico ed integrare i retroporti, rilanciare lo sviluppo portuale con l'acquisizione di nuovi traffici e contribuire al più generale sviluppo economico del Paese. L'attenzione è stata spostata dal singolo porto al sistema portuale gestito dalle AdSP ed in questa "nuova" missione è diventato imperativo (e corretto) pensare ed agire secondo una logica di sistema. Fare sistema, coltivare relazioni in un clima di fiducia, interagire con tutti gli attori del settore, sviluppare in concreto connessioni materiali ed immateriali con "un occhio particolare" all'intermodalità e all'ultimo miglio, perseguire il miglioramento tecnologico ed energetico ambientale, curare l'acquisizione di competenze e lo sviluppo del capitale umano, sono le basi dei compiti di programmazione e di gestione delle AdSP. Con la istituzione delle ZES e delle ZLS le AdSP hanno rafforzato ulteriormente il loro ruolo di enti promotori di sviluppo assumendo un ruolo centrale nelle politiche di attrazione e di insediamento di imprese. Occorre pertanto definire una offerta insediativa attrattiva e competitiva ed una conduzione in team che assicuri gestione snella e miglioramento continuo, semplificazione amministrativa, agevolazioni finanziarie e fiscali, innovazione. Nella fase attuale di grandi incertezze e di cambiamenti globali accelerati molto dipenderà dalle risposte che l'Italia e L'Europa sapranno dare per rendere il nostro Paese più efficiente, flessibile e reattivo, anche perfezionando le previsioni della riforma portuale che, tuttavia, mantiene una sostanziale validità e richiede di entrare in una veloce fase attuativa. In questo quadro, mantenere una visione di insieme, pensare sistemico, cercare di "vedere la circolarità dei fenomeni", dialogare con la propria comunità portuale e logistica può consentire alle AdSP di leggere gli scenari e le tendenze in atto nel mondo ed impostare una appropriata iniziativa nel proprio ambito operativo, coerente con il quadro nazionale e sorretta da "un senso dell'urgenza" che si concentra sul fare, sul conseguimento degli obiettivi, sul creare innovazione, sviluppo sostenibile ed occupazione.