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"Giorni neri, notti bianche" è un racconto del mondo transgender di cui Fioralba narra i sentimenti. Le passioni, le ragioni l'emancipazione e soprattutto il diritto di esistere che ancor molti mettono in dubbio nonostante i movimenti socio culturali che dal 1968 in poi hanno abbattuto tante barriere e pregiudizi. E di cui si fa paladina l'autrice: "La maggioranza di queste persone sono speciali, hanno tanto da dare e tanto hanno dato alla società, hanno spiccate doti artistiche, sono portati al ballo, al canto, alla musica leggera e classica; sono artisti incontrastati sui grandi schermi cinematografici, attori di teatro, modesti artisti di strada, grandi storici e politici, che si sono distinti nei loro campi." Seguono quattro racconti: "La valle dei ciliegi", Sotto il fragore dei bombardamenti"; Il tempo dei fiori d'arancio"; "Veleno". Anche qui la penna di Fioralba analizza altri aspetti del cuore e dei sentimenti umani: dal travolgente amore tra un uomo maturo ed e una giovane ragazzina alla violenza gratuita della guerra vinta dalla bontà d'animo e dal senso del dovere; per finire con le tragiche conseguenze a cui può portare la gelosia.