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Lisimba e Ayana, in quanto irregolari senza permesso di soggiorno, percepiscono 30 euro ognuno e da questa somma va tolta la quota per il caporale, il trasporto e la quota giornaliera di 10 euro per chi guarda la bambina. Da questo momento in poi non dovranno più rivolgersi a Totonno ma ad un connazionale, di volta in volta indicato, che metterà in contatto i padroni con i braccianti e provvederà ad organizzare il trasporto e le squadre di lavoratori. Per tutto questo bisogna versare la somma di 0,30 centesimi a persona. È fatto assoluto divieto di rivolgersi alle Organizzazioni dei Lavoratori e, in caso di eventuali controlli da parte degli Uffici del Lavoro, i regolari devono dichiarare l'importo in busta paga e gli altri darsela a gambe, facendo perdere le loro tracce. Convergono sui luoghi di lavoro una miriade di persone provenienti dal Senegal, Costa d'Avorio, Sudan, Ghana, Mali, Sierra Leone, Ciad, Guinea Conakry, Tunisia, Nigeria, Camerun, Angola, Repubblica del Congo, ognuno con i propri problemi e aspettative...