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"Pensare... che poteva pensare Luigino se non alla grande casa della Toscana con le tante stanze ariose, e un piazzale erboso davanti alla facciata ombreggiato dai pini e dagli abeti, e il profilo delle colline che non chiudevano l'orizzonte come i colli bergamaschi, alti come monti? Pensava alla famiglia, alla moglie, alle bambine, al piccolo nato da poco, alla casa paterna con la mamma, i fratelli, la sorella, e alla condotta disagiata che aveva lasciato con tanta poca gente che però gli voleva bene. Laggiù, in quella casa della Toscana, la notte arrivava lentamente d'estate. La luce tardava a spegnersi dopo i lontani bagliori del tramonto, poi calava il silenzio profondo e non si sentiva che il canto della civetta, quando si faceva sentire. Ora non era più Luigino, ora era il dottore nuovo. In quella valle c'era sempre stato un solo dottore ed ora era lui il Dottore. Ora si era messo alla prova. Gli si accendeva una forza nell'animo. Ora era il solo medico della valle, il Medico Condotto, il Dottore di una intera comunità, come aveva sempre sognato..."