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"Quasi tutti abbiamo soltanto due o tre momenti davvero interessanti in tutta la vita, il resto è solo riempitivo, e potremmo dirci fortunati se quei momenti riuscissero a collegarsi tanto da dare origine a un racconto che qualcuno possa trovare anche solo vagamente interessante" (Coupland). Nella vita di un individuo, i momenti veramente salienti, che lasciano traccia e segnano l'identità, il percorso, le aspettative si racchiudono nel pugno di una mano: la scuola, l'università, il lavoro, l'amore, la morte. Il coronavirus rappresenta e rappresenterà probabilmente l'evento saliente e traumatico per milioni di uomini. Uno spartiacque, tra il prima e il dopo. Da come eravamo a come il virus ci avrà cambiato. Questa trattazione non ha la pretesa di proporre il Racconto della pandemia, ma punta ad andare oltre, proponendo una chiave di lettura di alcuni dei sommovimenti prodottisi nel microcosmo individuale e collettivo: la concezione dell'uomo, le narrazioni politiche, le leadership in ascesa e in declino, lo scontro tra scienziati e costituzionalisti, il rapporto Nord-Sud, la querelle tra liberisti e statalisti, sovranisti ed europeisti.