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Il volume raccoglie il primo ciclo delle Lecturae Dantis tenute all'Università di Bari nell'autunno del 2017. Il primo saggio, a firma di Francesco Tateo, ripercorre il canto di Matelda, investigando le fonti classiche e accostando la figura dantesca del Paradiso terrestre a quella mitologica di Proserpina. Segue una rilettura del canto degli eretici, in cui Davide Canfora suggerisce, tra l'altro, una non trascurabile consapevolezza della dottrina epicurea da parte di Dante. Il penultimo saggio, a firma di Riccardo Viel, rilegge il canto XX del Paradiso alla luce dei suoi probabili modelli romanzi, inquadrandolo nella più generale visione politica di Dante. Con l'ultimo contributo si torna alla prima Cantica, con la lettura di Luciano Formisano del canto degli indovini: l'autore esplora il rapporto tra i versi danteschi e i testi antichi e indaga le allusioni ai fatti d'attualità ricorrendo anche alle fonti documentarie. Diverse voci non fanno forse dolci note, in questo caso: ma tentano di percorrere strade diverse e convergenti nell'analisi del libro eccelso, come amava definirlo Borges.