Tab Article
"Vitale e moderna, anzi attuale come se ci precedesse, la figura di san Francesco nella sua completezza si propone a noi non come un esempio (non solo come un esempio), ma come una tensione costante della nostra vita. Un fuoco vivo. E come tale (in una drammaticità che è sempre partecipe a tutto ma senza tragedia, perché illuminata, irrorata, dalla pioggia benefica che è data dal rapporto diretto, cercato, con Dio - Dio di verità, di giustizia ma soprattutto d'amore; e mai una divinità che minaccia soltanto o soltanto punisce) l'ho inteso, sofferto, e quindi cercato di trasmettere in queste pagine. Con la convinzione che san Francesco non si debba tanto raccontare, o godere; ma vivere e partecipare - nel senso che san Francesco dava al termine, cioè condividere. Egli è una continua giovinezza rivelata, che si manifesta davanti e non dentro alla ricerca di un grande dolore. Perché solo il dolore è gioia di vita (se è il dolore vero delle cose pensate e sofferte, nel senso della ricerca e della conquista di Dio. Perché è ansia di cielo). Nessun altro personaggio, oggi, sembra quindi più direttamente nostro, e per noi, di questo piccolo uomo delle alture e delle foreste umbre. Che è splendido, grande, tragico come un astro ferito." (Roberto Roversi)