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"Il borgo del Peradello (probabilmente da pirus, pero) nel 1290 cominciava dalla seliciata di S. Francesco e terminava al portico di S. Rocco [...] Solo nel 1567 si chiamò del Pratello. Noi, che secoli dopo siamo cresciuti nel grembo di queste infime contrade, non ne conoscevamo l'atto di nascita né la storia [...] Cercare le origini di queste strade significa aiutarci a comprendere perché il tempo ha coniato motti come questo: 'In d'al Pradel i pianten di fasù, a j nasc di làder', e significa anche aiutarci a dire che pur nella segregazione secolare è esistito insieme a questo, in una trama drammatica, un altro Pratello fatto non di sole meretrici e protettori, non di soli ladri e ricettatori. In questo quartiere è nata anche la ribellione, la coscienza proletaria, l'antifascismo, la Resistenza". Ritratto tenero, spassoso, struggente del borgo antico del Pratello, "via dei santi e degli accoltellatori", suburbia nel cuore di Bologna, "Il Pratello", in questa nuova edizione, ripropone ai lettori un'autentica perla di epica popolare e passione civile.