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Un percorso inconsueto nella vita e nei testi di Dino Campana: l'indagine sulla sua poetica marina è la chiave interpretativa cercata nelle stive delle navi, fra le banchine dei porti, fra i canali dell'Europa e della pianura padana, nel Mediterraneo o nei bassifondi di La Boca bonaerense, dove si parla il lunfard: la lingua dei tangueiros. E una vita scandita dal rumore del mare nei Canti Orfici, dalla sofferta "chimera" del poeta, dagli intrecci familiari amicali dati dalle reti di Sibilla Aleramo, dagli ambienti esoterici e artistici fiorentini, dalla Grande guerra, dagli esperimenti di Guglielmo Marconi, dalle esistenze letterarie legate al Duce, legittimate dall'OVRA e dall'industria culturale del tempo, quando Dino Campana osservava silente l'ascesa fascista. Poi la morte misteriosa. Attraverso gli scritti di Campana, articoli di periodici del tempo e testimonianze coeve, seguendo, da giornalista, l'impercettibile fil rouge tracciato dal mare, Enrico Gurioli ricostruisce un'epoca e un'inedita documentata biografia, ripercorrendo le orme del poeta da Marradi a Faenza, da Firenze a Torino, da Ravenna a Buenos Aires, da Bologna a Genova e Livorno, fino all'ultimo scalo: il manicomio di Castel Pulci.