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"La Poesia - come la Vita - trova la sua risposta quando esprime l'Abbandono, e con l'Abbandono trova la Pace. Pace è la sintesi che trapela da Scrivere Emozioni: Pace come solennità di una visione che si erge nella contemplazione e nell'accettazione di una Natura alleata. È con la percezione emozionale che in queste liriche l'autrice indaga il mistero dell'energia della Natura, ne trae simbologie spontanee, dirette, le sublima e le rende Arte. C'è una speciale densità che avvolge la silloge: il Silenzio dell'esistenza, la quale non si insinua a regolare la visione dell'autrice, resta alle spalle e non può discriminare. è così che queste liriche, libere di fluttuare nell'energia della Natura, trovano il Sublime. E tutto allora si trasforma: l'amore si fa sublime evocazione di un'emozione che guarda al sovrasensibile, anche quando è amore puro o amore nudo di fronte a se stesso; e l'Attesa - lemma costante nelle liriche, diventa sublime aspettativa di un'illuminazione. Per questo scrivere emozioni non è solo fare Poesia, ma trascenderla in Bellezza." Maria Cristina Del Torchio