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Il filo conduttore dei racconti è nei significati dei dettagli: incontri che sembrano portare i protagonisti fuori dal contesto del loro percorso iniziale, ma in realtà li mettono sulla strada dell'anima 'davanti a se stessa'. I protagonisti sembrano 'smarrire' la via principale, 'dirottati' da eventi concentrici che si presentano come entità impreviste, ma in realtà si dispongono come labirinti per l'anima. E così ai protagonisti del libro non resta che seguire quei percorsi, in quei labirinti, attratti dall'incongruo che si trasforma in congruo inaspettato, e alla fine in nuove possibilità esistenziali, in nuovi significati. Al termine del viaggio dentro la notte nulla è più come prima. La fatica dell'attraversamento è una delle cifre dei racconti. La Notte è un'opera enigmatica, come tutti quei libri che non ripropongono una solida, lineare e confortante realtà, ma attraverso tasselli la spezzano per costruirne un'altra, parallela, e forse più seducente.