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In questi racconti il Silenzio avvolge l'Essere. C'è il Silenzio dell'Anima che dimentica l'Io, lo rende svuotata memoria e inconsapevole abbandono all'esistenza. In questo Silenzio non c'è spazio, né luogo, né tempo e l'Essere fluttua in un Istante sempre uguale. C'è il Silenzio del fare che si posa su oggetto in costruzione, e l'Essere vi partecipa con tutto se stesso, trasferendo all'oggetto la propria anima, il senso del proprio vivere. E c'è il Silenzio della Mutazione che trascina l'Essere in uno stato di trasformazione, nell'esistenza. E un Silenzio che cambia l'Anima, la moltiplica in specchi illusori, e l'Essere diviene il labirinto di quei riflessi di sé. In questi silenzi il racconto si fa propedeutico di vite intrecciate, ciascuna delle quali ha in sé la trama delle altre due.