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Fin dagli anni settanta noi italiani siamo stati abituati a pagare per l'incompetenza e gli errori di governi fallimentari. Perfino la crisi che ci attanaglia dall'entrata nell'Euro è presentata dai mass media con toni fatalistici; ci sono stati errori ma non ci sono colpe, ci sono state scelte discutibili ma non ci sono responsabilità. E il disastro, come sempre, non era prevedibile. Ma è davvero così? L'Italia crolla mentre Francia, Germania e tutti i capitali dominanti traggono solo vantaggi da un sistema tanto perverso da sembrare studiato a tavolino. Viene quindi da chiedersi quali forze si sono mosse dietro al serpente monetario degli anni Settanta, al divorzio di Bankitalia dal Tesoro nel 1993, la privatizzazione delle imprese statali e della Banca d'Italia, al trattato di Maastricht, all'entrata nell'Euro. Dietro agli Euro Errori e dietro ad una facciata di spirito europeista comincia a sorgere lo spettro della perdita di sovranità dello stato italiano. È una tecnica già applicata dal capitalismo USA per assicurarsi risorse a basso costo e controllo politico. È già avvenuto in passato e potrebbe succedere ancora, grazie alla complicità di veri e propri traditori al governo.