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"L'attaccamento alle tradizioni, la fedeltà ai Principi fondanti della civiltà contadina, la professione dei Valori che hanno caratterizzato gli anni, ormai lontani, della sua gioventù emergono, vivaci e forti, dal racconto appassionato e lucido di Ildo. Le medesime doti umane e morali che sono quelle dei protagonisti dei suoi racconti, vivono nelle parole del suo discorrere quotidiano, nel suo essere ancora oggi, abbondantemente e serenamente ottuagenario, scrittore e oratore attento, vivace, curioso. In questo suo ultimo scritto, in particolare, si affacciano prepotenti e pregnanti conoscenze letterarie davvero sorprendenti in chi, come lui, è figlio di un'epoca avara e parsimoniosa, che poco spazio lasciava alle velleità e alle ambizioni culturali dei giovani, chiamati fin da subito al durissimo lavoro nei campi. Ancora una volta Ildo prende per mano il lettore e lo accompagna in una piacevolissima passeggiata che attraversa i modi e i tempi delle antiche tradizioni della civiltà contadina, toccando anche i miti, indimenticati e indimenticabili, degli Eroi di Omero..." (Marco Bottoni)