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Di media statura e leggermente obeso, il commissario Casone aveva lo sguardo determinato di chi si è fatto da solo. Teneva sempre fra i denti un mezzo sigaro toscano spento e quando si aggirava per i corridoi sembrava volesse spostare l'aria. Protagonista indiscusso, assieme al vicecommissario Voglino e all'agente scelto Patané, di queste due brillanti indagini, Casone si batte contro il dilagante fenomeno dei furti e in quello, altrettanto diffuso, della violenza esercitata all'interno delle mura domestiche. Due temi molto d'attualità ai nostri tempi che non risparmiano Como e il bellissimo territorio circostante. Le indagini di Casone, pur rispettando le sofisticate modalità tecnologiche odierne, sono caratterizzate da una straordinaria sensibilità umana.