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Germán Reyes, un attivista dei diritti umani, sopravvissuto alla dittatura di Pinochet, è assassinato in circostanze misteriose. È la sorella maggiore della vittima, la professoressa Virginia Reyes, a chiedere al detective privato Heredia di occuparsi del caso. Malgrado le reticenze iniziali, un po' per indole, un po' per necessità, Heredia finisce per accettare il caso. Le indagini sull'omicidio di Reyes lo porteranno a rovistare nei bassifondi più cupi della storia cilena: le torture di Pinochet, la dolorosa transizione alla democrazia, l'impunità dei militari, il loro riciclo sotto nuove vesti nella società civile e con esso il sistematico tentativo - complice la connivenza di buona parte della società civile - di cancellare ogni traccia di memoria. A dare man forte a Heredia una fitta costellazione di personaggi secondari (il fido chioscaro Anselmo, l'amico commissario Bernales, avvocati e dimostranti delle funas antiregime, oltre che un "doppio" di Heredia stesso, il detective Montegón) che contribuiranno, più o meno consapevolmente, a dipanare l'intricata matassa e a consegnare a Virginia Reyes la soluzione della scomparsa del fratello.