Quando cielo e terra cambiarono posto di Hayslip Le Ly; Wurts Jay - Bookdealer | I tuoi librai a domicilio
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Quando cielo e terra cambiarono posto

  • Autore: Hayslip Le Ly , Wurts Jay
  • Editore: BEAT
  • Isbn: 9788865594889
  • Categoria: Letterature straniere: testi
  • Traduttore: Papi M.
  • Numero pagine: 462
  • Data di Uscita: 23/11/2017
  • Collana: Superbeat
18,00 €
Facile da trovare

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Nei primi dodici anni della sua vita Le Ly Hayslip è una contadina in un piccolo villaggio nei pressi di Da Nang, nel Vietnam centrale. Ultima di sei figli di una famiglia buddhista, conosce presto la violenza della guerra, combattendo accanitamente tra le fila dei vietcong contro i soldati americani e sudvietnamiti. Tutto ciò che sa di quel cruento conflitto, Le Ly lo apprende dalla voce dei quadri di partito nordvietnamiti, che non esitano a fare appello alla tradizionale paura dello straniero e alla devozione dei contadini per gli antenati, pur di scatenare una guerra totale contro l'«invasore» americano. In quegli anni, perciò, gli Stati Uniti, per Le Ly e la sua famiglia, non sono altro che una nazione grande e potente che mira malvagiamente a conquistare un paese piccolo e povero per impadronirsi dei suoi campi di riso, delle sue paludi, delle sue pagode. L'orrore della guerra travolge, però, totalmente la giovane esistenza della ragazza. Le Ly si ritrova, infatti, dapprima in una prigione sudvietnamita, in cui viene sottoposta a tortura perché sospettata di «simpatie rivoluzionarie», e poi, dopo il rilascio, condannata a morte dai vietcong perché ritenuta una spia. Nel 1970 fugge negli Stati Uniti, a San Diego, in California. Vi vive sedici anni e ottiene la cittadinanza americana. Nel 1986 torna in Vietnam per vedere che cosa ne è stato della sua famiglia, del villaggio da cui se ne è andata, ancora bambina, e della sua gente. Questo libro racconta la sua storia, la storia di una figlia della guerra. È però anche un'opera in cui l'immagine del Vietnam offerta dagli americani, quell'immagine «fatta di violenze, prostituzione, corruzione, morte, boat people, bambini umiliati», cede il posto a quella di un paese «ricco di una cultura di 4000 anni, dove 70 milioni di persone vivono nel rispetto dei legami familiari e dei valori antichi, in grande armonia con la natura» (la Repubblica).

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