Tab Article
Il 6 giugno 1944, con la creazione di una testa di ponte sulla terraferma, ebbe inizio l'Operazione Overlord, il piano di sbarco delle truppe alleate in Normandia. Passato alla storia con il nome di D Day, quel giorno viene tuttora celebrato come l'inizio di una marcia trionfale degli alleati attraverso l'Europa. Oggi sappiamo non soltanto che i sovietici hanno dato un contributo fondamentale all'occidente, annientando il fior fiore delle forze armate tedesche, ma anche che il D Day inaugurò tutt'altro che un cammino trionfale. Sull'Omaha Beach, la spiaggia così battezzata dagli americani, le truppe alleate furono vicine alla sconfitta ancor prima che i reparti scelti delle SS e della Wehrmacht giungessero sul campo di battaglia. Gli alleati avevano la supremazia assoluta del mare e del cielo, e tuttavia gli attacchi della loro fanteria corazzata furono ripetutamente respinti, con pesanti perdite, da unità tedesche in condizioni miserevoli, decisamente inferiori per numero e armamenti. Attraverso un'attenta analisi dell'intero conflitto sul fronte occidentale, Hastings mostra come la battaglia di Normandia si risolse in un tributo di sangue delle truppe di terra così elevato da poter essere accostato agli orrori del fronte orientale e a quelli della battaglia delle Fiandre di trent'anni prima. Grazie alle testimonianze dirette dei sopravvissuti di entrambe le parti in conflitto, e a una considerevole massa di fonti e documenti trascurati prima. Operazione Overlord offre al lettore uno sguardo inedito su una delle più devastanti battaglie che la storia ricordi.