Tab Article
Roma, 1527. Una giovane cortigiana di nome Pantasilea si avvia a pregare sulle reliquie di San Giuda Taddeo, il santo delle cause disperate, nella speranza che Benvenuto Cellini, l'artista di cui è l'amante, si decida a sposarla, evitandole così l'onta di una gravidanza disonorevole. Il caso vuole che, mentre si dirige verso la chiesa dove sono conservate le reliquie del santo, s'imbatta nella processione del cardinale Farnese, appena uscito dal suo palazzo ancora incompiuto. L'emerito cardinale rimane colpito dalle doti della cortigiana e, promettendole cento scudi d'oro, la invita a una «cena» con un giovane chierico «che avrà un grande futuro nella Chiesa». Una prospettiva allettante per Pantasilea, che deve completare rapidamente la sua dote e sposare Benvenuto. Una prospettiva che, tuttavia, deve fare i conti con l'esercito di Carlo di Borbone che si avvicina inesorabilmente alla città. Un'armata composta da mercenari spagnoli, italiani e dai lanzichenecchi luterani che qualche mese dopo metterà a ferro e a fuoco Roma, scrivendo una delle pagine più tristi della storia della Città eterna, la pagina tramandata ai posteri come il Sacco di Roma.