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Pubblicata postuma nel 1923, "Gli egoisti" è un'opera autobiografica frutto di un lungo lavoro di scrittura e revisione. Il protagonista è Dario, un musicista di Pistoia trasferitosi a Roma in cerca di fortuna. Un conflitto interiore tormenta l'animo dell'artista: Dario ama Roma e Albertina, ma entrambe sembrano respingerlo. Il rifiuto scatena in lui impulsi contrastanti che lo portano ad allontanare e detestare ciò che in realtà desidera. Vagando per Roma con gli amici nel vano tentativo di dimenticare le proprie delusioni, riuscirà a far emergere i suoi più profondi sentimenti. Un labirinto di suggestioni con un avvincente lieto fine. "Un grande libro, 'Gli egoisti', purtroppo poco capito e grande nella misura stessa in cui esso si salda con le origini prime della vocazione tozziana: il battesimo dannunziano" (Luigi Baldacci).