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Un'opera che svela nel suo procedere affascinanti percorsi artistici e scenari storici di grande intensità emotiva, che non mancheranno di stimolare curiosità e interesse non solo tra i conoscitori ma anche tra il pubblico più vasto, nell'ambito di una stagione tra le più affascinanti e feconde della storia e della cultura artistica europea, le cosiddette avanguardie russe, dal "primitivismo" di Larionov e Goncarova e dal futurismo poetico di Majakovskij al suprematismo di Malevic, al costruttivismo di Tatlin e Rodcenko, alle esperienze di registi, quali Mejerchol'd ed Ejzenstejn. Questo libro di nuova concezione ne ricostruisce l'intero percorso, dalla prima rivoluzione del 1905 all'irrigidimento della cultura sotto il regime staliniano, attraverso una documentazione per buona parte inedita, frutto di anni di ricerche presso gli archivi, i musei le biblioteche moscovite.