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La monografia su Vincenzo Tamagni da San Gimignano (1492-post 1530), da considerare tra i pittori di primo piano della scena artistica romana del primo Cinquecento, è frutto di una lunga e accurata ricerca. Spirito autonomo e a volte inquieto, curioso e appassionato interprete della cultura antichizzante e della figurazione religiosa del suo tempo in pieno Rinascimento, collaboratore del Sodoma, in Vaticano e a Subiaco, e del Sanzio attorno al 1513, partecipò ad alcune delle più importati imprese della Roma di Leone X, lavorando alla decorazione della Loggetta del Bibbiena e delle Loggie di Raffaello, entrambe in Vaticano, e nella villa del banchiere senese Agostino Chigi, poi detta la Farnesina.