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L'autore, antiquario, immagina di trovarsi nell'anno 2016 finalmente fuori da una crisi epocale che nei primi anni del terzo millennio ha colpito il mercato antiquario in maniera irreparabile. Nel sogno proietta i suoi desideri frustrati da una crisi del settore che è iniziata agli inizi degli anni '90 per sfociare oggi in un vuoto generazionale, in un'assenza d'interesse in tutto ciò che è antico che ha portato il mercante d'arte, in questi ultimi anni, irrimediabilmente, verso un progressivo isolamento. Nel sogno l'antiquario ritrova il suo mondo ideale, dove trionfano la cultura, l'arte, ed il gusto per il bello. Ma le sue frustrazioni purtroppo non lo abbandonano mai costringendolo ad affrontare situazioni oniriche angoscianti. Saranno eventi fantastici ed imprevedibili a spingerlo in un luogo a lui molto noto ed amato: all'interno di un presepe napoletano del '700. Nel sogno verrà trasformato in una vera e propria figura presepiale d'epoca collocata in mezzo a tanti altri personaggi. Ed è in questa situazione che avrà conferma che queste preziose opere d'arte non sono pura materia inerte, ma vivono anch'esse di emozioni, di sentimenti, come se avessero un cuore, un'anima, proprio come gli esseri umani. In quel presepe l'autore vivrà l'esperienza unica ed irripetibile fino all'improvviso risveglio che lo metterà di nuovo di fronte alla cruda realtà...