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Cracovia, novembre 1887. Uno straniero viene trovato in fin di vita in una strada buia. Il volto orribilmente sfigurato riporta i segni di una malattia sconosciuta. A questa misteriosa scoperta segue un macabro annuncio, come un monito dal regno dei morti: nel piccolo monastero sulle rive della Vistola, la "Lanterna dei Morti", che un tempo serviva a segnalare la presenza degli appestati nella città, si riaccende da sola dopo più di 400 anni. Nella nebbia il suo lume spettrale annuncia l'avvento di qualcosa di terribile. Il dottor Laska e il dottor Lukas Van Der Meer (medico legale dell'università di Amsterdam) iniziano a indagare. Scopriranno così una verità da incubo dietro l'epidemia di Peste Nera che sta mettendo in ginocchio l'est Europa. L'autore Massimo Mayde immagina "la nascita" del principe delle tenebre, Dracula, dieci anni prima del resoconto dello steso Bram Stoker nel 1897. Tra realtà storica e finzione, l'autore imprime a questo romanzo una poetica onirica che sa andare oltre i limiti del terrore, e al tempo stesso un saggio ricco di informazioni riguardo il fenomeno del vampirismo storico, partendo dalla distruzione del canone vampirico-aristocratico a favore di una visione del vampiro come creatura immemore.