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Il presente volume esamina, concentrandosi sul Decameron, le molte immagini, i frequenti termini lessicali e le immaginose metafore provenienti dalla sfera della gastronomia presenti nel tessuto narrativo dell'opera rivelandone la matrice naturalistica e umana e il gusto dell'autore per il quotidiano. Il cibo viene qui considerato nella sua fisicità e sensualità di entità commestibile e come riflesso di abitudini culinarie e precetti medici dell'epoca. Si è voluto dimostrare che nella rappresentazione del cibo, Boccaccio illustra la potenza e la centralità dei sensi nella vita umana e ne celebra gioiosamente la loro funzione conoscitiva. Pertanto questo studio si propone di evidenziare lineamenti particolari dell'arte del grande narratore certaldese che rappresenta l'universalità della vita umana nella varietà dei narrati ma anche le particolarità caratterizzanti del quotidiano. Allo scopo di rispettare la struttura del Decameron come ideata dal suo autore, le analisi delle ricorrenze di cibo sono raggruppate per giornata e per argomento.