Tab Article
A cent'anni di distanza è doveroso rendere omaggio a coloro che presero parte al primo conflitto mondiale: la Grande Guerra, come fu immediatamente detta dal popolo e poi dagli storici, e l'inutile strage, come fu definita dal pontefice Benedetto XV. Il fronte, però, non fu il solo luogo dove si visse la Grande Guerra. Il Fronte Interno, come fu denominato dalla propaganda nazionale, costituito dalla società civile, fu utilizzato e sfruttato per i fini bellici. Le donne e i ragazzi rimpiazzarono gli uomini nelle fabbriche e in altri lavori, tutte le famiglie furono chiamate a contribuire allo sforzo bellico con l'invio ai soldati di materiale di prima necessità. Tutta la società fu mobilitata per portare a compimento un'impresa, forse troppo grande, per il giovane Regno d'Italia. Dopo la guerra niente fu come prima. Una società nuova, forse smarrita, composta dai reduci e da tante famiglie rimaste orfane dei loro cari cercò di elaborare il lutto delle tante perdite attraverso l'erezione di monumenti a ricordo. Fu il lutto di una intera Nazione che, forse per la prima volta, fu veramente unita.