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In sella a una bici dal telaio di bambù, Matteo Sametti ha pedalato per 75 giorni e 8371 km, attraverso 10 stati, da Lusaka, nello Zambia, a Londra, dove è arrivato in tempo per assistere alle Paralimpiadi, grande momento di "sport per tutti", eccezionale esempio di uomini e donne che non si sono mai rassegnati di fronte al proprio destino. Matteo ha attraversato i 57 C° del deserto sudanese, ha valicato i passi etiopici a oltre 3000 m, si è fatto largo nei villaggi tra il tifo festante dei bambini, ha bivaccato sotto le stelle coi pastori e, dopo migliaia di km in solitaria, si è immerso nell'infernale traffico del Cairo. Giunto a Londra, aveva sette chili in meno, ma anche la certezza di aver addosso molto di più e la soddisfazione di non avere mai mollato e, come ricordava lo scienziato Stephen Hawking durante la cerimonia di apertura delle Paralimpiadi, di avere "guardato in alto, verso le stelle, e non in basso, alla punta dei piedi".