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Questo vademecum è una critica alle norme di legge che negli ultimi dieci anni hanno segnato nel nostro paese una deriva «securitaria». Provvedimenti razzisti e repressivi che deformato il nostro Stato di Diritto, creando sacche di soggetti destinatari di una «giustizia minore». Infatti, nelle nostre città si gioca quotidianamente una lotta contro i soggetti poveri o ribelli, con abusi messi in campo dalla «divisa di sindaci-sceriffi» cui si attribuiscono poteri inediti per la tutela della «sicurezza urbana». In questo quadro di criminalizzazione imperante, di potenziamento dei poteri punitivi e di smantellamento progressivo dei diritti e delle garanzie costituzionali, trova terreno fertile l'abuso in divisa delle forze dell'ordine, conseguenza di un assetto normativo che lascia spesso a costoro ampia discrezionalità, non ponendo in essere quelle minime forme di tutela che porterebbero a una maggiore tutela del cittadino dinanzi a chi detiene il monopolio della forza. Davanti a tutto ciò è essenziale un lavoro di informazione e formazione che offra alle persone strumenti legali per potersi difendere da eventuali abusi. A tale obiettivo mira questo vademecum: la spiegazione, in forma chiara e semplice, della normativa che riguarda le identificazioni, le perquisizioni, le misure preventive e cautelari, evidenziando per ciascuno di questi istituti i diritti di cui ognuno di noi è titolare, i presupposti di applicazione, i limiti che le forze dell'ordine non possono in ogni caso mai superare.