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Questo libro racconta la storia della prima città fondata nel XXI secolo: la Jungle di Calais. Una città nata all'inizio degli anni duemila e distrutta nel 2016, perché al centro di una guerra di civiltà tra un'Europa delle nazioni che lotta per non morire e una nuova idea di mondo senza confini ancora troppo giovane per riuscire a difendersi. Nell'ultimo anno di vita di questo luogo complesso e controverso, l'artista Gian Maria Tosatti ha iniziato a illustrare, con scritti e opere, una prospettiva diversa sull'esistenza di quella che forse è stata, per alcuni anni, la vera capitale di un'Europa contemporanea, finalmente post-coloniale e fondata sui principi di libertà, uguaglianza e fraternità. Il «grande campo profughi» descritto dai media internazionali con questo libro diventa un racconto, lucido e poetico, capace di cogliere l'essenza reale di ciò che è stato e della sua eredità. Prefazione di Nicolas Martino e appendice di Marco Trulli.