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Il disegno delle scale costituisce uno dei capitoli più significativi della storia dell'architettura e, disciplinarmente, della rappresentazione sia per i significati culturali e scientifici (ad esempio, per la scelta delle modalità di visualizzazione di cui la rappresentazione è pregna), sia per il valore fondativo dell'immagine e della cultura della forma (dal simbolismo della forma alla sua costruzione geometrica nel foglio e nello spazio), sia per il carattere pragmatico e la dinamica operativa. In tal senso, per la complessità del tema si può affermare che il disegno della scala sottende un'etica progettuale, che coniuga con sapienza lo spazio del disegno e il disegno dello spazio e, in senso più ampio, la cultura del progetto e la cultura del disegno. Questa monografia è stata dunque strutturata attorno alla validità del disegno come tramite critico attraverso cui si compiono i complessi processi di ideazione, elaborazione e comunicazione del reale. Rispetto a queste posizioni di pensiero e di metodo è stato affrontato il più generale tema di studio ovvero la scala quale spazio rappresentativo dell'architettura. Rispetto a questa posizione culturale, gli interrogativi della ricerca sono stati rivolti verso più direzioni come: la descrizione nella trattatistica italiana delle tipologie architettoniche del 'modello' scala e modalità di rappresentazione geometrica; esistenza di comuni matrici geometrico-configurative negli invasi planimetrici dei molteplici modelli di scale esaminate; individuazione dei sistemi voltati più diffusamente utilizzati nell'articolazione spaziale della scala; congruità della modellazione digitale quale potenziale infografico per meglio visualizzare spazi complessi di difficile immaginazione mentale, sia in ambiti specialistici che di più vasto pubblico.