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L'epoca di massima fioritura della ghost story, tra la seconda metà dell'Ottocento e i primi anni del Novecento, coincise con la rapida ascesa e il travolgente successo di un fenomeno culturale, il Modern Spiritualism, che si sviluppò in principio intorno a medium e sedute spiritiche, ma giunse poi a coinvolgere scienziati, filosofi e capi di stato. Negli anni in cui la ricerca scientifica si occupava seriamente di apparizioni spettrali e messaggi dall'aldilà, in che modo il lettore medio si accostava alla lettura dei racconti di fantasmi? E qual era il confine tra un "autentico" resoconto di apparizioni e un racconto di fantasmi "verosimile"? Attraverso la lettura di testi di alcuni fra i maggiori autori di ghost stories, come Théophile Gautier, Iginio Ugo Tarchetti e Henry James, il presente volume analizza le influenze reciproche tra i racconti di fantasmi del turn of the century e i coevi resoconti di apparizioni spiritiche.