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Alla fine del 1807, Bertrand Barère de Vieuzac (1755-1841) pubblica a Parigi l'Histoire de la Révolution de Naples, traduzione francese della seconda edizione del Saggio storico sulla Rivoluzione di Napoli di Vincenzo Cuoco apparsa a Milano nel 1806. L'amore per la lingua italiana, la condizione del proscritto, la difesa del ruolo pedagogico e politico della scrittura, il bisogno di riflettere sulle cause e sugli effetti della rivoluzione per poterne realizzare gli obiettivi incompiuti, un patriottismo inteso come amore della libertà e del bene pubblico: queste alcune delle ragioni che spinsero Barère a tradurre il saggio di Cuoco, consegnandolo alla cultura francese ed europea.