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La doppia esposizione di Riccardo Dalisi nel centro storico e nel Museo d'Arte Contemporanea di Capua diventa occasione per una riflessione teorica sul rapporto tra design, contesti urbani e rappresentazione: da un lato le sculture, realizzate in epoche differenti in ferro, latta e rame, e installate in luoghi non convenzionali e in prospettive oblique e diagonali; dall'altro il disegno di visionari oggetti rappresentati con la tecnica del collage su diciannove grandi fotografie di Capua. Il museo e la città interagiscono assieme mettendo in scena una immagine del paesaggio urbano che nasce alla confluenza tra la poetica di Riccardo Dalisi e le ricerche sull'oggetto urbano che Giuseppe Coppola conduce da anni, documentate nel suo recente libro "Le luci e la pietra". Lungo questo percorso la doppia esposizione di Capua segna una evoluzione che si esprime attraverso la metafora del viaggio e la rappresentazione del paesaggio urbano, arrivando ad immaginare Dalisi come un viaggiatore del Settecento che riproduce del territorio un'immagine che è allo stesso tempo reale e visionaria, geometrica e concettuale.