Tab Article
Sono qui riunite, per la prima volta in volume, le poesie in dialetto romagnolo che Giovanni Nadiani ha scritto fra aprile e giugno 2016, anno della sua scomparsa, in parte già pubblicate in edizioni a tiratura limitata. Ritorna uno dei motivi centrali della poetica che aveva trovato espressione, fin dagli esordi, nella raccolta Dagli assetati campi (1984): la coralità della pena di esistere in tutte le forme di vita del creato, dal filo d'erba all'uomo. Alla banalità della chiacchiera, alla frastornante immersione nel web, il poeta contrappone ora la sua solitudine, albatro degli assetati campi che batte le ali sulle opposte prode di un fosso.