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"Dopo l'ormai antico debutto di 'Per sentieri conosciuti' (2004), Sara torna alla poesia per un insopprimibile bisogno di fissare nella parola i drammi, le speranze e i sogni della sua vita, mossa ora da una più complessa visione del mondo, inevitabilmente sollecitata da nuove e decisive scelte esistenziali. Sul piano formale, una più matura consapevolezza della natura della poesia conduce a un nuovo linguaggio, sorretto da una fitta trama di intenzioni metaforiche: come il lettore vedrà, le parole si caricano spesso di una densa e originale capacità di dire, in una festa di immagini di intensa forza espressiva. Tutta la prima parte del libro è sostenuta da una particolare disposizione pànica, che spiega l'ampia presenza di uno zoo umanizzato e favoloso, in un leggendare inesausto, che è uno dei pregi centrali del libro. La seconda parte di 'Binari paralleli' propone un drammatico canzoniere d'amore, corso da asprezze inusuali e da una rara forza di rappresentazione." (dalla presentazione di Roberto Casalini)