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Dopo le pagine di "Perlascura e altri racconti", Angela Pia Basile ci offre una seconda prova della sua perizia di narratrice. Come il lettore vedrà, i racconti di "Mia cugina Edvige" mostrano caratteri non frequenti nella narrativa contemporanea, spesso corriva e centrata assai più sulla esteriorità dell'accadere che sulla interiorità del sentimento: in queste pagine, le vicende evocate non si reggono sulla clamorosità dei fatti o sui nodi aggrovigliati degli scandali, bensì su acute indagini del sentimento e del carattere, sulle nascoste e taciute trame dei desideri e dei rimorsi, sulle luci e le ombre di vite solo a tratti consapevoli della loro essenza o della necessità di definirla.