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"Forse in una remota memoria dannunziana, ma più ancora per gli immediati richiami delle immagini di Renata Venturini, Fausto Renzi costruisce una rete di figure, di suoni, di brividi di persuasiva bellezza. E però senza nessun facile abbandono al paesaggismo, come sarebbe stato facile fare, ove fosse prevalsa un'oziosa mancanza di intelligenza poetica. Il libro ci offre invece un originale e intenso paese, spesso misterioso, ove sgrondano umidori e silenzi, ombre e lagune, e marcescenze, e stupefatte immobilità di vento e di foglie: uno scenario magico, trasfigurato spesso in un non luogo, «tra il nulla e il mare», nelle cui giuncaie si dilatano ombre e vespri lunari: un mondo immobile al ciglio agonico del nulla, una calda e umida placenta ove lenta nasce la vita. In questo mondo, un solo abitante appare, l'airone, che nelle sue perfette misteriose eleganze è la metafora ossessiva di Renata Venturini: metafora della vita e della sua bellezza. Nasce così un libro di intense invenzioni poetiche, in un linguaggio consapevole e suggestivo, nel quale il vasto gioco delle anfibologie racconta la panica unità di tutte le cose." (Dalla presentazione di Roberto Casalini)