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"'Quando saremo vecchi affiorerà il peggio di noi?'. Tutti siamo costretti a invecchiare. Non c'è indulgenza, non c'è merito che ci esoneri. Si può far finta di niente, pretendere che la cosa non ci riguardi. Ma per quanto e come? Romar Gary si è sparato un colpo alla nuca pur di non affrontare la vecchiaia. E la morte. Tre donne, tre grandi donne a modo loro, pur nell'anonimato, hanno lasciato un esempio. Il marasma senile le ha aiutate ad alleggerire il peso del tempo. Il peso della paura di essere alla soglia. La loro follia, il loro incosciente bisogno di mollare i condizionamenti, di riappropriarsi della loro libertà infantile fa sorridere. Lascia una porta aperta alla speranza. È leggero il loro procedere. Le loro ciabatte camminano da sole. Le loro finestre regalano una luce lunare anche di giorno. Ispirano simpatia, desiderio di emulazione. Un progetto segreto, segretissimo può nascere in noi se andiamo a fondo incoscientemente e coscientemente allo stesso tempo. Ci riguarda. È una porta aperta. Cominciamo a sbirciare dalla fessura questa molle, tiepida temperatura del tempo".